lunedì 13 dicembre 2010

Apocalittici e assonnati


Il suono petulante del citofono irrompe, ottuso, nel sogno, dileguandolo.
Imprecando mi alzo dal letto e vado a rispondere.
- Buon giorno, il signor Felici? - Il tono è forzatamente gioviale.
- Si. -
- Bene. Buongiorno, il mio nome è Rossano. -
ROSSANO?!
- Si.- Non so se ridere o piangere.
- Senta, avremo piacere di parlare un po’ con lei. -
- Parlare.... -
- Si, ma non vorremmo disturbarla, forse ha da fare. -
- Dormivo. - Sono le otto di Domenica.
- Oh, mi scusi per il disturbo, però potrebbe concederci dieci minuti per dirci cosa ne pensa della guerra delle malattie della delinquenza della droga dell’ambiente e se crede che dobbiamo rassegnarci oppure ha fiducia in una vita diversa... -
08.00 di Domenica e ROSSANO vuol sapere se ho fiducia in una vita diversa
- Si, insomma, lei crede che possa esserci una possibilità di salvezza per l’uomo, che possa essere felice? -
Potreste cominciare voi, evitando di rompere i coglioni al prossimo specie a quest’ora del mattino!
- Ascolta, Rossano, io stavo dormendo. -
- Ho capito e sono mortificato, ma non potrebbe dirmi se esiste, secondo lei, una possibilità di salvezza... -
- Sto cercando di dirti che non sono abbastanza lucido per affrontare l’argomento.-
- Beh, magari ripassiamo tra qualche giorno... -
- Si. Addio. - Torno a letto. 
Ale sbadiglia:
- Chi era? -
- Rossano. -
- Chi? -
- Te l’ho detto: ROSSANO! -
- E chi è Rossano?! -
- Cosa vuoi che ne sappia... -
- Ma insomma, chi era? Che voleva? -
- Una POSSIBILITÀ’ DI SALVEZZA. -
- Cosa? -
- Lascia stare; dormi. -

2 commenti:

  1. Grazie Manlio. Mia cugina mi ha convinto a farlo , ma ancora non riesco a capire COME si guadagna....(con i vostri click)

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